#Pompei from the British Museum

Perchè il documentario del British Museum su Pompei ed Ercolano ha fatto il pieno di incassi anche in Italia?

 

Secondo noi la chiave del suo successo non è solo da ricercare nella bontà del prodotto, ma anche in altri due elementi:  il felice battage pubblicitario messo in piedi dal British Museum, grazie al quale la mostra si è trasformata in un vero e proprio evento mediatico, e il fatto che la vita delle due antiche città vesuviane viene raccontata con leggerezza ed entusiasmo da parte di curatori ed esperti.

 

Abbiamo visto #Pompei il 26 novembre e, appena uscite dal cinema, ci siamo armate di smartphone e birre per dirvi la nostra.

 

Archaeology ? Take it easy!

 

(Il tutto è homemade, quindi contiamo sulla vostra comprensione!)

 

#Pompei from the British Museum: Executive Editor Tim Plyming, Executive Producer and Live Director John Rooney, Executive Producer and Writer. 90 minutes. Featuring Peter Snow, Bettany Hughes, Neil MacGregor, Paul Roberts, Mary Beard, Andrew Wallace-Hadrill, Giorgio Locatelli and Rachel de Thame.

 

Su twitter: #pompeiilive

 

Life and death in Pompeii and Herculaneum: app ufficiale

Buone vacanze da Professione Archeologo!

Professione Archeologo augura a tutti buone vacanze e vi dà appuntamento a settembre con nuovi post, rubriche e news!

 

In questi mesi vi abbiamo proposto uno sguardo diverso sul mondo dell’archeologia, uno sguardo animato dalle esperienze dei colleghi archeologi, dall’idea di una progettualità di ampio respiro nel nostro settore e anche da una discreta vis polemica come quando hanno voluto farci passare per volontari e non per professionisti di tutto rispetto con alle spalle una formazione decennale.

 

Ci siamo anche divertiti a proporvi le nostre rubriche: da #DiesNatalis che celebra i giganti dell’archeologia, dalle cui spalle oggi vediamo stratigrafie e manufatti, agli Archeo Tutorial, ausilio (speriamo) per gli studenti alle prime armi, passando per Meet The Archaeologist, un modo per conoscere le diverse professionalità del settore, fino alle Archaeoweb Review, un modo per scoprire l’archeologia in rete.

 

E poi abbiamo rivolto lo sguardo a quello che succede fuori dai confini italiani, in Francia e in Gran Bretagna, per cercare un confronto con il resto d’Europa, intercettando idee e stimoli che possano farci uscire dal “pantano” in cui siamo.

 

Abbiamo seguito il dibattito politico, quello che si muove nella stanza dei bottoni, dalla legge Madia-Ghizzoni-Orfini al nuovo Decreto Cultura, senza perdere mai di vista l’obiettivo comune: dare dignità all’archeologia ed a tutti i professionisti che ogni giorno cercano di preservare, tutelare, valorizzare l’immenso patrimonio culturale che ci è stato tramandato nei millenni e che abbiamo l’obbligo di rispettare e conservare per chi verrà dopo di noi.

 

E poichè la cultura è patrimonio condiviso abbiamo dato ampio spazio ad iniziative che si muovono verso l’open access (Open Pompei, Wiki Loves Monuments, solo per citarne alcuni), o che mirano a dare spazio ai giovani talenti di questa nostra disciplina (come la bella avventura del V Convegno Nazionale dei Giovani Archeologi).

 

Lo abbiamo fatto ospitando sul nostro blog contributi di ospiti d’eccezione,  e vogliamo continuare su questa strada nel futuro, aprendo il blog ad interventi esterni, perchè Professione Archeologo vuole essere luogo di incontro, condivisione e dibattito.

 

Appuntamento quindi a settembre! Nel frattempo ci trovate come sempre sui nostri canali social: Twitter, Facebook e Google+.

 

Da tutto lo staff, buone vacanze!

 

PS: vi ricordiamo che fino al 15 agosto è possibile segnalare professionearcheologo.it per i #MIA13

 

 

 

Porte aperte agli scavi archeologici di Aquinum-Terme pubbliche (27 luglio 2013)

Oggi ospitiamo la presentazione di Open Day Aquinum, giornata di apertura straordinaria del sito che si terrà domani 27 luglio.

Ringraziamo Valentina Petrucci, autrice di questo guest post su Professione Archeologo.

 

Buona lettura e, se vi trovate dalle parti di Aquinum, approfittate dell’Open Day!

 

 

 

L’Università del Salento, nell’ambito del suo progetto Ager Aquinas, il quale vede il suo inizio alla fine degli anni ’90, promuove da alcuni anni una giornata di apertura straordinaria del sito archeologico delle Terme Centrali di Aquinum.
Questo progetto di Open Day annuale, si realizza in vista della conclusione di ogni campagna di scavo, con il sostegno del Comune di Castrocielo e della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. In questa occasione vengono coinvolte anche realtà quali gruppi archeologici, che hanno partecipato attivamente anche alle attività sul campo, pro-loco, reti televisive locali e regionali.

 

Le campagne di scavo iniziate nel 2009 hanno portato all’individuazione di un complesso termale dalla planimetria piuttosto articolata e vasta: basti pensare che ad oggi, pur non avendo ancora messo in luce tutti i limiti dell’edificio, si può ipotizzare che esso coprisse un’area di oltre 4500 mq.
Ciò che ci si prefigge nei prossimi anni è consolidare e restaurare quanto già emerso, in direzione di una valorizzazione del patrimonio territoriale, archeologico e storico, nonché dell’incentivazione della vocazione turistica dell’area; ciò anche e soprattutto attraverso sinergie con gli enti territoriali e la Soprintendenza, rendendo partecipi altresì i cittadini del comune di Castrocielo e di quelli limitrofi. Un altro progetto che si sta portando avanti è quello del recupero e restauro del casale ubicato all’interno del campo di proprietà del Comune proprio a ridosso dell’area di scavo: ci si propone di renderlo fruibile come antiquarium per l’esposizione dei pezzi più significativi rinvenuti durante le varie campagne, restaurati volta per volta nei laboratori dell’Università del Salento.

 

 

Quest’anno saranno a disposizione anche magliette e borse con il logo ideato dall’équipe, nonché delle brochures esplicative con indicazioni inerenti il sito, lo stato della ricerca e i progetti (speriamo realizzabili) per il futuro.
Dalle 10.00 fino circa le 18.00, l’équipe di archeologi e topografi sono a disposizione dei visitatori, specialisti e non, per illustrare il sito in tutte le sue parti, anche attraverso pannelli esplicativi ed esposizione di alcuni reperti all’interno dei vani resi accessibili per l’occasione. Alle ore 18 il consueto discorso del sindaco dott. Filippo Materiale (Comune di Castrocielo) e del prof. Ceraudo, per la presentazione generale dell’équipe e dei risultati raggiunti fino ad oggi, e per i ringraziamenti di rito. Presenti anche degli sponsor che offriranno un rinfresco per tutti i partecipanti all’evento.

 

 

L’ottica che si persegue è quella di una conservazione che integri aspetti culturali ma anche economici, considerando il patrimonio culturale come risorsa speciale e non rinnovabile, e la sua tutela e valorizzazione come volano di produzione economica di portata non trascurabile, che generi risorse dirette ed indotte di una certa entità.
Verrà illustrata la storia dell’antico centro volsco situato nella media valle del Liri ai piedi del Monte Cairo, centro che divenne municipio romano con il nome di Aquinum, fiorente anche perché situato lungo la via Latina. La città romana fu cinta da mura e attraversata dalla via Latina e batté anche una propria moneta, ancora a sottolineare l’importanza che essa assunse tra i centri urbani del Lazio meridionale, fino a che, a partire dall’Alto Medioevo, si assistette ad una contrazione verso est, ossia verso i tre laghi (prosciugati già in antico) e verso il luogo ove sorge l’Aquino moderna.

 

 

Valentina Petrucci-Archeologa

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=c_UxdWJlnvI

Festival of Archaeology - archeologia

Festival of Archaeology 2013, centinaia di eventi per appassionarsi e far appassionare all’archeologia

Il mondo dell’archeologia Britannica è spesso all’avanguardia per quanto concerne la promozione della disciplina archeologica fra grandi e “piccoli” appassionati. L’iniziativa che vi presentiamo oggi non fa certo eccezione.
Il “Festival of Archaeology 2013” (13 – 28 luglio 2013), giunto ormai alla sua ventitreesima edizione, si è conquistato negli anni del titolo di più grande e seguito festival dedicato all’archeologia del mondo: più di 200 mila persone l’anno prendono parte alle iniziative organizzate da più di 400 enti, fra i quali l’English Heritage, il Museum of London Archaeology, il British Museum ed il Manchester Museum, e solo per citarne alcuni.
Lo spirito dell’iniziativa è quello di avvicinare il più possibile al mondo dell’archeologia non solo chi di norma è interessato a questa disciplina, ma anche chi è del tutto estraneo a questo ambiente.

 

Il fatto che sia lo stesso archeologo a spiegare il proprio mestiere, poi, rende più facile e coinvolgente l’avvicinamento, senza andare a discapito della correttezza scientifica. Le attività sono tra le più varie e permettono a tutti, sia ai più giovani che, perché no, anche agli adulti, di cimentarsi in tutto ciò che abbiano voglia di sperimentare. Non è mai troppo tardi per appassionarsi all’archeologia sembra essere il tema, ed i quasi mille eventi sponsorizzati dal festival ne sono la testimonianza.

 

Ed i canali di informazione sono molteplici. Pur essendo un festival di vecchia data, infatti, non si può proprio dire che non si tenga al passo dei tempi: sul sito del festival si può risalire sia alla pagina Facebook, al profilo Twitter e persino al Pinterest ufficiale dell’evento, aggiornati tutti in tempo reale con news, eventi e foto dalle numerose manifestazioni in atto. Personalmente apprezzo molto quest’attenzione all’interattività con l’utente: mi piace poter avere un assaggio di quello che succede, che io possa parteciparvi o meno. E leggere il feedback di coloro che hanno già partecipato agli eventi è un buon modo per aiutarmi a valutare se l’attività potrebbe essere di mio gradimento.
Non solo. Tramite un comodo motore di ricerca è possibile cercare l’evento che più ci interessa, selezionando sia la regione che il tipo di attività alla quale vogliamo partecipare. Si va dai tour guidati, alle visite di veri e propri scavi, dalle attività dedicate ai più piccoli, a seminari e dibattiti su argomenti archeologici specifici. E per i più temerari c’è persino la “Knit Archaeology Competition”, ossia una gare per la realizzazione del miglior lavoro a maglia a tema archeologico. Ecco qualcosa al quale io di certo non potrò partecipare 🙂
C’è l’imbarazzo della scelta: solo nell’area dove io mi trovo in questo momento (East Midlands) ho contato ben 105 eventi, e la sponsorizzazione del Council of British Archaeology, ente di beneficienza privato che si occupa della tutela dell’incredibile patrimonio archeologico britannico e ne promuove la salvaguardia per le future generazioni, attesta la qualità dell’iniziativa.

 

Se non fossi inchiodata a casa (causa tesi in consegna a breve), farei sicuramente un salto. E perché no, magari un giorno avrò anch’ io l’occasione di organizzare qualcosa!

 

*

 

Camilla Bertini (@Cami82)

 

#MIA13 – Macchianera Italian Awards

E se ci provassimo?

 
Spieghiamo tutto: i #MIA2013, ovvero i “Macchianera Italian Awards“, sono un riconoscimento per i migliori siti italiani. I premi vengono assegnati nel corso della serata finale del BlogFest, evento che riunisce tutto ciò che gravita intorno alla community italiana del web. L’appuntamento con Blogfest quest’anno si terrà dal 20 al 22 settembre a Rimini (per maggiori info qui trovate il sito)

 

Fino al 15 agosto è possibile proporre le candidature e i primi 10 arrivati concorreranno per il premio finale.

 

Per rientrare nella rosa dei finalisti è necessario che le segnalazioni arrivino dagli utenti web: quindi, se vi va, potreste segnalare www.professionearcheologo.it come miglior sito tecnico divulgativo, come sito rivelazione, come miglior community o indicare uno qualunque dei nostri articoli come miglior articolo/post.

 

Le regole sono piuttosto machiavelliche e ve le riassumiamo:
– Bisogna segnalare l’url del sito o dell’articolo, non il solo nome (www.professionearcheologo.it);
– Potete segnalare lo stesso sito in sole 4 categorie, altrimenti la votazione sarà annullata;
– Nella scheda-voto è necessario compilare almeno 8 categorie, pena la non validità della segnalazione.

 

E ora che abbiamo spiegato ben benino come votare, tocca a voi/noi: facciamo partire gli inviti a votare verso amici, nemici e parenti!

 

Chissà che quest’anno ai #MIA13 non ci siano anche gli archeologi…

 

Per votare basta compilare la scheda presente sul nostro sito, la trovate a questo link

Per maggiori info, visitate il sito di Macchianera e il link alle regole per votare

 

Sogno di una notte di mezz’estate: #NotteBiancaTW ~ #NBTWarcheologia

A poco meno di tre mesi dalla fortunata iniziativa #invasionidigitali gli ideatori delle pacifiche incursioni nel nostro patrimonio artistico accolgono la sfida lanciata da @insopportabile: portare su Twitter ciò di cui ha bisogno l’Italia, un nuovo Rinascimento.

 

E’ nata così #NotteBiancaTW.

 

Questa volta sarà Twitter il socialmedia di riferimento.

 

Questa volta le iniziative saranno concentrate nella “notte” del 10 luglio.

 

Questa volta non solo arte sotto la lente degli invasori, ma anche musica, poesia e qualunque altra forma di attività culturale. Hashtag di riferimento: #NotteBiancaTW #laculturanondormemai e hashtag specifici per i diversi ambiti culturali, da #NBTWpoesia a #NBTWmusica.

 

Partecipare è semplice, ognuno di noi può dare un contributo alla riuscita della Notte Bianca della Cultura (trovate le istruzioni qui):

– Condivisione su twitter di argomenti culturali utilizzando gli hashtag appositi

– Raccolta di foto scattate la notte del 10 luglio presso i luoghi della cultura e condivisione con #laculturanondormemai

-Invasioni notturne dei luoghi di cultura della tua città

 

Noi di PA vogliamo partecipare e sostenere una Notte Bianca dell’archeologia: basterà postare tweet a tema archeologico nel corso della notte del 10 luglio utilizzando l’hashtag #NBTWarcheologia nei vostri cinguettii.

 

E poi ci piacerebbe fare rete. Riuscite ad organizzare invasioni notturne nei pressi dei #segnacolideltempo del nostro Paese (monumenti, obelischi, epigrafi, etc)? Non visite guidate, ma un’occasione per riappropriarsi della bellezza, per scambiarsi idee sulla politica culturale del paese, per dire che l’archeologia è cultura e come tale va difesa e vissuta.

 

Stiamo provando ad organizzare una #NBTWarcheologia a Roma, se siete interessati potete contattare @opuspaulicium (Paola Romi su FB).

 

E se invece siete a Lecce possiamo sentirci via twitter (@antoniafalcone @_patsan_ @DavArnesano) o Facebook (basta mandare un messaggio sulla pagina di Professione Archeologo).

Pompei, SOS dell'Unesco

SOS Pompei

E’ notizia di pochi giorni fa l’inserimento di 12 ville e due giardini medicei nella lista dei monumenti dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dal comitato di valutazione Unesco. Ma purtroppo, dalla Cambogia, dove sono riuniti i 21 membri Unesco, non arrivano solo buone notizie per l’Italia.

 

Eh già, perchè, se da un lato il patrimonio rinascimentale mediceo viene riconosciuto come esempio di “un innovativo sistema di costruzione rurale in armonia con la natura” configuratosi nel tempo come “modello per la costruzione di residenze principesche in Italia e in Europa”, dall’altro ci sono brutte avvisaglie per un altro sito Unesco, cioè Pompei.

 

Ricordiamo che gli ispettori Unesco, tra dicembre 2012 e febbraio 2013, hanno visitato l’area archeologica e il rapporto successivo all’ispezione è quanto mai deprimente: di 73 domus visitate, 50 sono chiuse al pubblico; molte di queste risultano in pessimo stato di conservazione, sotto l’attacco di umidità e incuria.
Le osservazioni degli ispettori sono confluite quindi in un rapporto in cui si esprime profonda preoccupazione per i crolli che hanno avuto luogo nella città vesuviana, sottolineando il timore che altri cedimenti possano compromettere le case pompeiane e spiegando che “la mancanza di addetti al sito, soprattutto di tecnici, è diventata allarmante per la manutenzione quotidiana”.

 

Un altro punto critico risiede nella rilevata mancanza di un “management plan”, il piano di gestione relativo alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Oplontis, indispensabile per il permanere nella lista dei “siti patrimonio dell’umanità”.

 

Nonostante queste problematiche il comitato Unesco ha deciso di rimandare di due anni un’eventuale iscrizione del sito archeologico di Pompei nell’elenco dei “siti in pericolo”, continuando nel frattempo l’attività di monitoraggio delle attività di manutenzione e conservazione dell’area.

 

Rimane una sensazione di profonda amarezza e rammarico, oltre che una tacita rabbia, di fronte alla eclatante ammissione di incapacità del nostro Paese di tutelare, conservare e valorizzare il sito che tutto il mondo ci invidia.

 

O forse dovremmo dire ci invidiava?

 

Per approfondire:

 

Rapporto Unesco (disponibile anche per il download)

 

Pompei, attenti alla black list Unesco

 

Crolli e degrado: il sopralluogo Unesco a Pompei (e il baratro del turismo in Campania)

 

Gli ultimi giorni di Pompei. Il sito nel mirino dell’Unesco

 

Dossier choc: domus a pezzi

 

 

Oggi a pranzo… cultura!

Oggi vi portiamo a pranzo. Le portate sono gustose e degne dei migliori chef. E chi negli anni scorsi ha sostenuto che con la cultura non si mangia, evidentemente ha sbagliato ristorante.

 

Eh già, perchè un gruppo di giovani operatori dei beni culturali ha deciso di rispondere con i fatti ad un assioma che si dimostra poco in linea con la realtà. Grazie al sostegno di ARTI e di Bollenti Spiriti è nato il Laboratorio dal Basso “Oggi a pranzo…cultura”.

 

Laboratori dal Basso è dedicata ai giovani pugliesi che stanno realizzando o intendono realizzare un’esperienza imprenditoriale e si configura come azione sperimentale che ha “lo scopo di rafforzare le competenze di chi fa impresa sul territorio pugliese incoraggiando la condivisione della conoscenza, l’apprendimento tra pari, lo scambio tra generazioni”.

 

Il Laboratorio è stato organizzato dalle associazioni 34°Fuso e LeMiriadi49 con la partnership del Laboratorio Urbano P.Art di Galatina, QuoquoMuseo del Gusto di San Cesario e Officine Cantelmo di Lecce.

 

Alla base dell’iniziativa c’è la profonda convizione che la cultura deve essere vista come incubatore di professionalità “in grado di innescare processi d’innovazione e sviluppo per il territorio”.

 

Il Laboratorio è stato strutturato in 5 moduli: Storytelling, Marketing culturale, Audience development, Fund raising per la cultura e Comunicazione integrata/social media strategy. Ogni modulo ha previsto lezioni frontali, brainstorming e attività di workshop.

 

L’ultimo incontro è previsto per venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno presso il Laboratorio Urbano P-ART (Palazzo della Cultura) di Galatina ed è dedicato a comunicazione e digital strategy. L’evento facebook lo trovate qui.

 

Gli chef che terranno il corso sono Davide Baruzzi e Rosanna Spanò di BAM!Strategie culturali che spiegheranno ai partecipanti le modalità per comunicare sui new media a partire dall’analisi delle tendenze nel settore, passando per una panoramica sugli strumenti di cui servirsi per arrivare infine a capire come integrare i diversi canali di comunicazione (siti web, mobile e web 2.0). Imprescindibile è quindi lo studio del rapporto tra social network e cultura, declinato secondo le modalità dell’audience development, user generated content, community building e crowdfunding. Il laboratorio pratico sarà dedicato alla costruzione della digital strategy di una iniziativa culturale.

 

Ci fa piacere segnalare questa iniziativa per una serie di ragioni: innanzitutto parte dal basso, da una comunità di professionisti del settore culturale che hanno voglia di guardare avanti e di confrontarsi su temi quanto mai contemporanei (rispetto ai quali spesso la formazione universitaria è piuttosto carente) e poi perchè stimola un confronto vitale sulla direzione che la gestione della cultura dovrebbe prendere, cioè di apertura e rilancio delle energie dinamiche che si agitano nella nuova generazione di addetti ai lavori.

 

E infine è una scommessa, un modo per non restare immobili e farsi trascinare nelle secche di un sistema-cultura rigido e poco propositivo. E’ bello guardarsi intorno e scoprire che qualcosa si muove!

 

Vi ricordiamo che la partecipazione ai laboratori è gratuita e che chi vuole può seguire lo streaming sul sito di Laboratori Dal Basso.

 

Qui trovate il sito del progetto “Oggi a pranzo…cultura!”

 

Buon pranzo a tutti!

 

 

OpenBiblio: le risorse di Professione Archeologo

Il sito di Professione Archeologo si arricchisce di una nuova pagina: OpenBiblio.

 

In questa sezione metteremo a disposizione i link a riviste online, portali e siti che consentono di consultare o scaricare gratuitamente materiale bibliografico a tema archeologico.

 

La mission di Professione Archeologo è quella di sostenere e incrementare un’idea di conoscenza libera e fruibile, di fare della condivisione uno strumento di crescita della coscienza collettiva. Da queste parti siamo convinti che il web offre infinite possibilità di interscambio e arricchimento.

 

E quale migliore strumento se non quello dell’open access?

 

Nell’attesa trepidante che l’archeologia, in un futuro prossimo, riesca a sviluppare in pieno tutte le potenzialità offerte dagli Open Data, vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla causa.

 

Invitiamo pertanto gli aficionados di PA a segnarlarci, via mail, siti e portali dove è possibile accedere liberamente alle pubblicazioni scientifiche.

 

Don’t forget: be connected!

 

PS: Alla creazione della  pagina OpenBiblio ha collaborato Davide Mastroianni (@Davide_MastR  su twitter), nuovo membro dello staff di Professione Archeologo.