La beauty routine dell’archeologa: pochi consigli ma buoni
Estate, caldo.
Inverno, gelo.
Croce e delizia dell’archeologia da strada o da cantiere è quella di rimanere esposti alle intemperie e allo smog in qualunque periodo dell’anno.
E quindi, care amiche – voce Wanna Marchi on – o amici (no, lo schwa non lo uso, non mi sento ancora pronta), proviamo a fare una lista dei complementi di bellezza dei quali proprio non possiamo fare a meno.
Cosa non può mancare nello zaino di un’archeologa da strada per evitare di ritrovarsi con la pelle incartapecorita già a 30 anni?
Andiamo con ordine:
- Crema idratante viso: quella serve per forza, anche se invece di essere archeologhe siete bancarie (e siete finite chissà per quale motivo su questo sito. Ah sì ecco, volevate fare le archeologhe da piccole, beccate!). Dicevamo: se non volete arrivare a 40 anni, guardarvi allo specchio e vedere che sul viso avete le stesse fenditure del cretto di Burri o le stesse crepe dello strato di argilla che si secca sotto il sole cocente di mezzogiorno, la crema idratante per il viso è il MUST HAVE, come dicono le beauty blogger brave nelle vesti di Mastrota. Quindi, ecco, regolatevi. In commercio ne esistono di tantissimi tipi, da quelle chimiche a quelle superbio che dentro non hanno niente se non l’acqua, da quelle per i povery come me a quelle ultra costose che dovete vendervi un rene anche solo per sbirciarle in vetrina (Sisley, dico a te, sì proprio a te!).
- Crema idratante mani: ditemi che non sono l’unica a gennaio a ritrovarmi con le mani piagate da screpolature che poi si aprono come cozze facendo fuoriuscire sangue che manco nel miglior splatter tarantiniano. Il dramma è che con quelle mani noi ci lavoriamo e impugnare la trowel grondando sangue può rivelarsi un problemino. Dunque: crema idratante come se non ci fosse un domani, profumata, senza profumo, decidete voi, ma non lesinate sulla quantità.
Consigliato da Antonia: Dermovitamina Ragadi Geloni Crema 75 ml, 8,5 euro e vi guarisce da qualunque piaga. Nessuna affiliazione, solo esperienza e amore per il prossimo.
- Balsamo labbra (o burro cacao come dicevamo negli anni ’90): questo per me è abbastanza un dramma, nel senso che ancora non sono riuscita a trovare un balsamo labbra che protegga davvero le labbra. Ho sempre la sensazione che dopo aver messo chili di burro cacao le mie labbra diventino più secche. Quindi se avete qualche dritta, segnalatemi qualche prodotto nei commenti. Rimane anche in questo caso l’indispensabilità della protezione di questa parte del viso che spesso rimane l’unica scoperta quando fa freddo (cappello, sciarpa, occhiali, scalda collo, etc etc).
- Protezione solare: non mi fate sentire che in estate in cantiere non vi cospargete di protezione solare, sennò vi vengo a prendere e vi ci butto io in una vasca piena di SPF 50. A parte che anche in inverno bisognerebbe usare una protezione solare o quantomeno una crema idratante (vedi supra) con filtro solare, in estate è assolutamente indispensabile proteggere la pelle esposta per 8 ore ai raggi solari. Le migliori provate finora sono quelle a marchio Caudalie, in particolare questa per il viso io la trovo magica. Poi, è a base di vino: cosa volere di più?
- Hair care: la polvere, la terra e lo smog spesso trasformano la chioma più fluente in un ammasso di paglia, spenta e secca. E quindi vai di shampoo ogni giorno – soprattutto in estate. Lavare troppo spesso i capelli non fa bene, lo saprete di sicuro, ma anche andare a letto con zolle di terra tra i capelli non è il massimo. E dunque arrivo in vostro soccorso con qualche consiglio utile: prediligete prodotti bio per i capelli (per esperienza posso dire che meno chimica c’è in shampoo e balsamo e più i capelli diventano forti, luminosi e morbidi) e per il lavaggio sperimentate il cowash (qui qualche info e alcuni prodotti utili e naturali), poi una maschera ogni tanto non fa male.
- Gel/Mousse detergenti: lo ammetto, sono una maniaca della skin care in genere e della detersione in particolare. Appena torno dal cantiere, la prima cosa che faccio è lavare accuratamente il viso, dove nel frattempo si sono sedimentati gli stessi strati che ho scavato, facendo nascere nuove forme di vita aliena (vedi che alla fine gli alieni c’entrano sempre?!). Scegliete il detergente che si adatta meglio alla vostra pelle (secca, normale, mista, grassa) e usatelo senza paura. Se proprio devo dirla tutta io preferisco i detergenti da farmacia perché sono più delicati e meno aggressivi sulla pelle, però fate vobis. Basta che lo fate.
Extra Bonus: quando fa caldo, state schiumando sotto il sole, odiate tutti e l’Armageddon vi sembra vicino, una spruzzata di acqua termale vi aiuterà a respirare e a odiare un po’ meno questo lavoro.
Se avete altri consigli da elargire, lo spazio per i commenti non manca!