Due archeologhe da seguire su Tik Tok
Brevi video arricchiti da effetti speciali, musica coinvolgente e migliaia di views: Tik Tok ormai da qualche anno è entrato nella vita di tutti noi, volendo o meno. Basta scorrere la timeline dei social più utilizzati, come Facebook o Instagram, per ritrovarsi la condivisone di un contenuto dal social network cinese, inizialmente noto come musical.ly.
Se è vero che Tik Tok è soprattutto balletti, challenge e entertainment, è altrettanto innegabile che riuscire a distinguersi con contenuti di qualità può essere un valore aggiunto: basta dare un’occhiata per esempio all’account del Black Country Living Museum che conta più di 1 milione di followers.
Oppure agli account scientifici, come quello meraviglioso di Science Channel che fa divulgazione utilizzando gli strumenti propri di Tik Tok:
E l’archeologia? Come si parla di archeologia su Tik Tok?
I contenuti più condivisi sono quelli relativi all’antico Egitto (ne dubitavate?), a Pompei e all’antica Roma e presentano per lo più aneddoti, curiosità, miti.
A distinguersi nel panorama italiano, vuoi per la tipologia di video che per il precoce utilizzo della piattaforma rispetto ad altri utenti, sono però due ragazze, nei cui canali mi sono imbattuta attraverso la mediazione di Instagram: spesso infatti chi realizza dei Tik Tok riporta gli stessi video come Reels Insta per poter raggiungere community diverse.
Parlo di Paola Pagano, meglio nota come @la_cicerona_ e Camilla, altresì nota come @archeomilla: entrambe molto attive su Tik Tok, entrambe archeologhe, ma con due approcci diversi alla piattaforma.
Paola ha puntato soprattutto sulla divulgazione archeologica e sugli aneddoti da guida turistica, mentre Camilla si diverte a decostruire molti dei luoghi comuni su archeologia e archeologi. Entrambe condividono altresì i momenti salienti della vita da cantiere, con la giusta dose di ironia a metà tra “non siamo Indiana Jones” e “non siamo poi così barbosi come ci descrivono” e si mettono in gioco con un notevole talento attoriale.
Dal momento che io invece sono pienamente Generazione Millenials e ancora non mi sono cimentata con Tik Tok – a ballare sono impedita e come attrice non ne parliamo proprio – ho pensato di fare qualche domanda a loro, così da capirci qualcosa in più.
Buona lettura!
Come e perché sei approdata su Tik Tok?
CAMILLA: Non ricordo esattamente come, un po’ per caso e per curiosità ho scaricato l’app e ho cominciato a “studiarla”, mi sono resa conto che aveva un grande potenziale e stava cambiando nella direzione che interessava a me, cioè la divulgazione, perciò mi sono buttata.
PAOLA: Tutto è cominciato nel periodo del lockdown. La chiusura dei confini, il blocco del turismo, la perdita improvvisa del lavoro da guida turistica aggiunta all’impossibilità di sfogare le mie frustrazioni a teatro (una delle mie grandi passioni) mi aveva particolarmente turbata. Sentivo la necessità di riconnettermi al mio mondo fatto di archeologia, di divulgazione e di condivisione. Così ho reso TikTok il mio “palcoscenico” e trasformato i miei brevi video in “pillole recitate” di Storia e Archeologia riuscendo a comprimere, in meno di 60 secondi, tutte le mie passioni. Si, era quello di cui avevo bisogno e ringrazio la mia piccola ma fedele community per supportarmi e seguirmi sempre con entusiasmo.
Puoi svelare ai nostri lettori qualche trucchetto per chi si avvicina per la prima volta alla piattaforma e qualche account a tema archeologico da seguire?
CAMILLA: La caratteristica che rende unico Tiktok rispetto agli altri social è che apprezza la spontaneità, quindi la prima cosa è essere se stessi e la seconda, se si vuole avere un seguito, è offrire agli utenti un contenuto utile, che sia intrattenimento, informazione o educazione.
Sul tema archeologico c’è ancora ampio spazio, account interessanti e divertenti sono quello della Cicerona (@la_cicerona_) e di Michela (@professione.archeologa).
PAOLA: Approdare su una piattaforma prevalentemente composta da una community di adolescenti e ventenni non è facile, soprattutto quando l’obiettivo è quello di portare cultura al suo interno. Quello che ho fatto io è stato proporre i miei contenuti adeguandoli al LORO modo di comunicare e di vivere il social. Bisogna mettersi in gioco e divertirsi in prima persona: TikTok è un luogo “di pausa” dove si entra per sorridere e all’occorrenza per imparare senza accorgersene. Compreso il giusto canale di comunicazione, non è impossibile andare virale: il bello di TikTok è che dà una possibilità a tutti, cercare di tenere alte le views è la vera sfida (e talvolta è davvero frustante). Nel mio piccolo, consiglio di seguire sempre le tendenze riadattandole alla forma del proprio canale, di pubblicare tramite la strumentazione offerta dalla stessa app (con una certa frequenza) e di affidarsi ai dati statistici ma è pur vero che questo possa anche non bastare.
Il commento più buffo o assurdo che ti hanno fatto.
CAMILLA: Assurdi talmente tanti che non li ricordo più, invece di buffo mi sono sentita dire spesso che ho la stessa voce di Dory, quella di Nemo per intenderci, e sinceramente mi ha fatto molto piacere sia perché trovo il personaggio davvero dolcissimo, sia perché adoro la voce che la doppia in italiano, quindi per me è un bel complimento (considerando che quando mi riascolto mi vengono i brividi).
PAOLA: Ne ho ricevuti tanti e non ne ricordo uno in particolare: per la maggior parte sono di apprezzamento, buffi, altri simpatici; non sono mancate critiche (talvolta anche da qualche collega in incognito) ma è un rischio che corro volentieri perché “bene o male, basta che se ne parli”. Tra quelli più buffi mi vengono in mente quelli relativi alla sorveglianza archeologica: feci un video dove spiegavo la mia giornata in cantiere. Il TikTok in questione fece più di 180k views e tutti i commenti avevano qualcosa in comune: il fatto di paragonarmi ai nostri amati/odiati “ummarell” seppur retribuiti! È stato buffo comprendere che, alla fine, visti da occhi estranei non siamo poi così diversi dai nostri tanto criticati pensionati dietro le transenne!
Chi sono le nostre tiktoker?
ARCHEOMILLA
Camilla si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali ad indirizzo archeologico e ha cominciato la professione di archeologa lavorando con le ditte archeologiche, quasi sempre a progetto su scavi d’emergenza, imparando tantissimo sul campo, facendo tanta tanta gavetta (dalla survey, alle assistenze, agli scavi), per poi iniziare a lavorare come libera professionista, collaborando con colleghi o con ditte e associazioni, con sempre maggiori responsabilità all’interno dei cantieri, e lo step successivo è stato integrare anche lavori in totale autonomia. Da circa un anno ha iniziato a dedicarmi alla divulgazione sui social (instagram, tiktok, youtube), anche se la sua occupazione principale resta lo scavo d’emergenza.
La trovate su tutti i principali social, seguendo questo link: https://linktr.ee/Archeomilla
LA CICERONA
Paola Pagano, nasce il 3/9/1990 a Napoli, radicata a Civitavecchia (RM) ormai da tempo. All’età di otto anni ha deciso che avrebbe voluto essere un’archeologa: ogni scelta che avrebbe preso da quel momento in poi l’avrebbe condotta lì. Si è laureata in Scienze Archeologiche Classiche nel 2013 in Epigrafia Latina e nel 2019 in Archeologia con una tesi di Antichità Romane ed Epigrafia doliare, con il massimo della votazione. Nel 2015 ha conseguito l’abilitazione professionale da guida turistica per Roma ed il suo territorio grazie alla quale ha accompagnato migliaia di turisti a spasso per la città eterna divulgando oltreoceano le sue conoscenze archeologiche (e non) sulla Città Eterna. Ha avuto modo di collaborare con l’Antiquarium Comunale del Celio (RM) per la catalogazione del materiale bollato e non bollato della collezione ivi presente e di scavare in siti di particolare interesse quali Coppa Nevigata, Pyrgi, Pietrabbondante, Castrum Novum e Tuscolo. Da anni è attiva nel campo dell’assistenza, sorveglianza archeologica, della documentazione e della catalogazione dei materiali come freelance ed attualmente è al primo anno della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici Federico II di Napoli in attesa dell’inizio della campagna di scavi presso il sito archeologico di Pompei.
CONTATTI SOCIAL:
FB/IG: la_cicerona_
TikTok: la_cicerona_
E-mail: p.pagano90@gmail.com
Pec: paolapaganotourguideinrome@pec.it
Antonia Falcone