#PilloleMetodologiche: gli attrezzi dell’archeologo
Con le #PilloleMetodologiche di oggi voglio sfatare un mito duro a morire: gli archeologi che scavano con il pennellino. Non esiste servizio televisivo dedicato all’archeologia nel quale non compaia un archeologo al lavoro che impugna un pennellino. E invece tutti gli archeologi sanno che sono ben altri gli strumenti che si usano su uno scavo archeologico.
Vediamo quali.
Ci facciamo quindi aiutare da Maura Medri (Dizionario di Archeologia, pp. 265-266) e da Andrea Carandini (Storie dalla terra, pp. 178-185 ) a fare chiarezza su quali sono gli attrezzi del mestiere:
► Gli strumenti più comuni dello scavo sono pale, picconi e picconcini, zappe, carriole, secchi, palette, scopette, spazzole e cazzuole.
► L’attrezzo indispensabile è la trowel , la cazzuola inglese con lama da 10 cm, robustissima e non flessibile, l’unica con cui sia possibile ripulire e scavare in modo corretto.
► Per rimuovere strati omogenei e di notevole volume (p.e. riempimenti, depositi, crolli), si usano gli strumenti grandi: una persona – la più esperta – sta al piccone; una alla pala che raccoglie i materiali di risulta e li carica sulla carriola mantenendo pulita la superficie dello strato; una alla carriola che si occupa dell’ultima cernita dei reperti e del trasporto della terra di risulta.
► Il piccone è utile per lavori pesanti come spiombare le sezioni. Durante lo scavo la terra va lavorata con ordine e alla stessa profondità per facilitare l’intervento della pala. Ci sono due tipi di pala: quella di forma triangolare e quella di forma rettangolare: per infilarle nella terra bisogna servirsi del peso del proprio corpo, facendo forza con la mano sinistra sul ginocchio sinistro.
► Per ripulire le superfici degli strati e delle strutture e per scavare strati di piccoli o medi volumi si usano gli strumenti più di fino. Ogni scavatore deve essere dotato di un kit di attrezzi: cazzuola inglese, paletta e secchio.
► Con la trowel si raschiano le superfici degli strati per ripulirli o si incidono le superfici degli strati per scavarne il volume. Può essere usata delicatamente o con forza a seconda della pressione esercitata su di essa. Afferrandola per la lama o usandola alla rovescia si incide e si raschia con maggiore efficacia. lo scavo con la trowel consente una raccolta completa dei reperti. Si consiglia di usare la trowel associata a una paletta in modo che il movimento per asportare la terra ed esporre la superficie del nuovo strato coincida con il trasporto della terra sulla paletta.
► Altri attrezzi come bisturi, cucchiai, palette a sezione circolare, cazzuole a manico lungo, etc. possono essere utili quando gli altri strumenti sono inappropriati.