#BMTA2018: appuntamento con turismo e archeologia
Si è conclusa oggi la XXI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (15-18 novembre 2018) e nonostante la dicitura turismo non sia più presente nella titolatura del Ministero dei Beni Culturali passata da Mibact a Mibac, quella turistica rimane una vocazione strettamente legata alle realtà archeologiche italiane e internazionali.
La BMTA è un evento promosso e sostenuto da regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum ed è organizzata dalla Leader srl di Ugo Picarelli, direttore della Borsa, con l’obiettivo di dare visibilità alle realtà archeologiche e turistiche del Mediterraneo e di favorire l’incontro tra addetti ai lavori, operatori turistici, viaggiatori, appassionati.
La location della manifestazione è sempre quella suggestiva del Parco Archeologico di Paestum al quale si è affiancato lo spazio espositivo del Savoy Hotel, dove si sono concentrati gli stand di enti pubblici e privati, del Mibac stesso, dei Gruppi Archeologici, di fondazioni, enti del turismo e musei. Un pot pourry di realtà italiane ed estere che con i loro poster colorati di paesaggi vicini e lontani immergono i visitatori in un giro a 360° tra le bellezze del mondo.
Archeologia e turismo fanno rima, oggi più che mai, con dialogo interculturale perché la cultura rimane uno strumento fortissimo di connessione tra le sponde del nostro Mare Magnum e soprattutto strumento di pace.
Per questo motivo nell’edizione 2018 è stata riservata una significativa attenzione sia alla città siriana di Palmira alla quale è stato assegnato uno spazio apposito all’interno del Salone Espositivo, che al Museo del Bardo di Tunisi, teatro nel degli orribili attentati del 2015 ad opera dei terroristi dell’Isis.
Un dialogo interculturale e universale suggellato dalla cerimonia di gemellaggio tra Paestum e Palmira, e dall’incontro con Moncef Ben Moussa, direttore del museo tunisino all’epoca dell’attentato terroristico.
Archeologia, turismo, pace ma anche futuro tra le parole chiave dell’evento. E futuro non può che richiamare le nuove tecnologie applicate ai beni culturali: Archeovirtual è un appuntamento fisso ormai da diverse edizioni.
Quest’anno una mostra di tecnologie multimediali, interattive e virtuali ha occupato gli spazi del Museo Archeologico permettendo ai visitatori di immergersi tra siti e monumenti antichi indossando l’oculus in un viaggio tra soluzioni tecnologiche che avvicinano il grande pubblico ai luoghi della cultura.
Infine l’archeologia sperimentale, da sempre fiore all’occhiello della Borsa: il laboratorio del vasaio con il tornio veloce e le lucerne (funzionanti!) in vendita; la lavorazione dell’ambra, la conciatura della pelle per la produzione di calzature, i workshop sulla vita delle legioni romane, insomma un universo di professionisti della rievocazione storica che mettono a disposizione del pubblico le proprie competenze e conoscenze.
Venire alla BMTA però significa anche inebriarsi della bellezza e maestosità dei templi del Parco Archeologico.
Athena, Poseidon (forse), Hera. Le divinità del pantheon greco con la solennità delle colonne e trabeazioni erette in loro onore tra VI e V secolo a.C. in questo angolo di mondo, crocevia di culture e popoli.
E in questo 2018 si celebra il 20° anniversario dell’iscrizione di Paestum nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Un Patrimonio materiale e immateriale al quale appartengono tantissimi siti e tradizioni del nostro Paese, al quale di sicuro la bellezza non fa difetto.
Una bellezza che non va solo ammirata e decantata, ma soprattutto difesa, tutelata, valorizzata, ed eventi come la Borsa di Paestum, Lubec, il Salone di Ferrara o Tourisma da anni vanno proprio in questa direzione.
Antonia Falcone
(@antoniafalcone)