#Archest17. Terza tappa del blogtour: Sirmium (Sremska Mitrovica)
Eccoci a Sirmium. Siamo arrivati qui a Sremska Mitrovica la sera del 24 maggio e abbiamo dedicato la giornata del 25 a visitare la città. Ovviamente non potevamo che partire dal Palazzo imperiale di Diocleziano.
Iniziamo con qualche cenno storico sulla colonia romana.
Ciò che rimane dell’antico e potente avamposto militare imperiale è conservato tra le strade della moderna città serba. La storia di Sirmium inizia sotto Augusto con l’invasione dell’Illirico e finisce alla fine del VI secolo d.C. quando cadde sotto l’avanzata degli Avari. I romani probabilmente occuparono la città durante le guerre di Tiberio in Pannonia, ma bisognerà aspettare la dinastia Flavia perché Sirmium diventi una colonia. L’importanza della città serba sta nella sua posizione strategica che la vede spesso, durante l’età imperiale, come avamposto nelle spedizioni dell’esercito romano contro i barbari che cercavano di oltrepassare il confine dell’impero lungo il limes balcanico.
Le fonti letterarie ci parlano di Sirmium come residenza imperiale temporanea scelta da diversi imperatori e che ha dato i natali a ben cinque di essi. Il periodo di maggiore prosperità della colonia si colloca alla fine del III secolo d.C. e all’inizio del IV d.C. quando Sirmium diventa una delle capitali dell’Impero Romano.
Numerose sono state le campagne di scavo che hanno interessato Sremska Mitrovica, nel corso delle quali sono state rinvenute tracce significative dell’abitato: terme monumentali, horrea, aree artigianali, domus aristocratiche e insulae. La città, proprio in ragione della sua posizione cruciale, era circondata da un poderoso circuito murario e approvvigionata da un acquedotto. Ammiano Marcellino, nel IV secolo d.C., definisce Sirmium “la famosa e popolosa madre delle città”.
È ora di andare a verificare con i nostri occhi se è vero.
- Palazzo Imperiale
Il Palazzo Imperiale di Sremska Mitrovica è un esempio eclatante dell’utilità dell’archeologia preventiva e della musealizzazione in tema di archeologia urbana. Le strutture che ci troviamo di fronte (GALLERY) sono state portate alla luce, infatti, nel corso delle operazioni di scavo per la costruzione di un condominio negli anni Cinquanta. In un primo momento i lavori furono temporaneamente arrestati, in seguito, quando parve evidente l’imponenza delle strutture che venivano allo scoperto e la qualità delle decorazioni musive, il progetto fu definitivamente abbandonato e si procedette quindi alla musealizzazione dell’area archeologica. Il rinvenimento del circo adiacente all’area chiarì definitivamente che ci si trovava di fronte proprio al Palazzo Imperiale di età romana. La datazione delle strutture è a fine III/inizi IV secolo d.C. in concomitanza quindi con il periodo di maggior splendore di Sirmium.
Passeggiando sulle passerelle e poi all’interno del palazzo si rimane colpiti soprattutto dai mosaici pavimentali di fine fattura che decoravano gli ambienti residenziali e di rappresentanza: marmi provenienti da Egitto, Asia Minore, Grecia, Italia. Basti pensare che i mosaici coprono una superficie di circa 350 mq relativi alle diverse fasi costruttive del palazzo. Gran parte dell’iconografia è quella tipica della tarda età imperiale: motivi geometrici e vegetali policromi. Soltanto uno dei mosaici rinvenuti presenta una raffigurazione antropomorfa: si tratta del volto del dio Mercurio.
Nel corso della visita guidata grande attenzione è stata riservata al progetto di copertura e valorizzazione del sito e del Centro Visite (dove è attivo il wi-fi!): l’architettura della nuova costruzione risulta infatti perfettamente compatibile con il quartiere nel quale è inserito e dal punto di vista funzionale risponde all’obiettivo di preservare e conservare strutture e mosaici.
Cosa che sicuramente male non fa: c’è un bar che affaccia direttamente sull’area archeologica e che permette di ammirare le strutture mentre si sorseggia un tè caldo oppure una birra!
Qui il sito ufficiale del Palazzo Imperiale con una guida pdf scaricabile
- Basilica di San Demetrio
La nostra visita a Sirmium continua e le guide ci conducono in un posto incredibile e poco noto ai turisti: parliamo della Basilica di San Demetrio, edificio databile al V secolo d.C. e scoperto durante gli scavi del 1978 per la realizzazione del Town Pub. Alla chiesetta si accede dai sotterranei di un condominio del periodo socialista oppure dall’ingresso di un bar che affaccia direttamente sul sito. La particolarità di San Demetrio è che ancora oggi si celebra messa tra le strutture antiche ed è possibile assistere alle cerimonie anche stando comodamente seduti sui divanetti del bar soprastante. Un esempio magistrale di continuità di culto e di stratigrafia verticale: dall’età contemporanea (bar) al socialismo (condominio) al V secolo d.C. (chiesetta).
Prossima tappa: il museo civico di Sremska Mitrovica che conserva gran parte dei rinvenimenti delle campagne di scavo nella città.
- The Srem Museum
Il piccolo museo archeologico presenta un lapidarium nel cortile centrale con iscrizioni di notabili locali e numerosi frammenti di decorazioni architettoniche, non mancano inoltre sarcofagi, altari e tappeti musivi provenienti dal palazzo imperiale. Da segnalare la statua dell’Atlante, diventato il simbolo di Sremska Mitrovica, qui ritratto con Ercole e Ificle (I secolo d.C.).
Le sale del museo invece ospitano reperti che vanno dall’età pre-protostorica al medioevo: ceramica, statuaria, terrecotte, bronzi, monete, etc.
L’allestimento del museo è piuttosto datato, a dire il vero, e forse necessiterebbe di lavori di ammodernamento. Da segnalare le ricostruzioni 3D in forma di ologramma visibili in una delle sale, che riproducono alcuni oggetti in oro e pietre preziose che per motivi di sicurezza sono stati sottratti al museo e conservati altrove e un mattone del VI secolo che presenta un’iscrizione in greco, proveniente proprio da Sirmium.
Terminata la visita di Sremska Mitrovica con il suo coloratissimo centro storico e i suoi tesori archeologici, blogger e giornalisti salgono a bordo dell’Archeobus per la tappa seguente: Viminacium!
Il prossimo post sarà tutto dedicato a questo luogo che sembra uscito da un film. Be connected!
To be continued…
Antonia Falcone
(@antoniafalcone)