Articoli

Elliott Erwitt

Dialogo tra arti: fotografia e archeologia in uno scatto di Elliott Erwitt. New York, Metropolitan Museum of Art.1988.

Il sito ufficiale del fotografo qui

Pagina Wikipedia qui

Sondaggio sugli Open Data (da Mappa Project)

Il Mappa Project sta realizzando uno studio sulla diffusione degli open data nell’archeologia italiana. Sul sito del progetto è possibile rispondere ad un sondaggio sul tema in forma assolutamente anonima.
Lo scopo principale del sondaggio è raccogliere l’opinione di tutte le componenti del mondo archeologico italiano, per capire cosa pensano dell’ipotesi che i dati (grezzi) degli scavi siano messi on line in un archivio accessibile a tutti (in cui, ovviamente, sia riconosciuta e garantita la proprietà intellettuale di chi ha prodotto il dato).
I risultati del sondaggio saranno pubblicati sul sito del progetto MAPPA.

Link al sondaggio: http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=1866

Un esempio di quello che stanno facendo lo trovate a questo indirizzo: http://131.114.164.76:8081/mappa/mappa.phtml

La versione prova dell’archivio (per ora con dati su Pisa) è visibile a questo link: http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/Index.php

Non aprite quella porta (dal blog passato e futuro)

Ogni indagine archeologica sul campo lascia in eredità la sfida di ricostruire e capire. Ma anche di narrare, perché è difficile, per non dire impossibile, capire qualcosa se non si prova a spiegarla e a raccontarla.

Spesso invece accade che, quando si riesce a pubblicare i risultati di una ricerca, lo si fa prioritariamente (per non dire esclusivamente) per la comunità scientifica: per quelli che con un’espressione che sembra mutuata acriticamente dal lessico di gestione di una centrale termonucleare si definiscono “gli addetti ai lavori”.

Poi, se va bene, “se avanza tempo” e “se ci sono le risorse”, si potrà pensare a “comunicare” o “divulgare” all’interno di una operazione dai tratti spesso sfumati che perlopiù viene frettolosamente demandata alla vaga promessa della “valorizzazione”…

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Re Riccardo III era il sogno di ogni giornalista, ma lo scalpore ha attirato molte critiche (da The Guardian, 22/02/2013)

Interessante riflessione sulla comunicazione in archeologia, con riferimento al recente caso del ritrovamento dello scheletro di Riccardo III. L’eccezionalità del rinvenimento ha suscitato le polemiche di una parte della comunità scientifica archeologica inglese per il modo in cui la notizia è stata comunicata alla stampa, ma era possibile non divulgare una scoperta di tale importanza prima della valutazione da parte del resto della comunità scientifica?

 

Un consiglio di molto tempo fa da parte di un saggio editore quando ero ancora un reporter alle prime armi in un quotidiano mi è stato recentemente molto utile. Stavo pianificando sla trategia di comunicazione per quella che è stata descritta come una delle maggiori scoperte archeologiche degli ultimi tempi: la scoperta di re Riccardo III.

Le sue parole erano, semplicemente: “Racconta la storia così com’è.”

 

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Storia di un’archeologa che ‘se l’è andata a cercare’ (da archeologhe che (r)esistono)

Giornata di cantiere su una strada a Torrimpietra (Fiumicino), non lontano dal Castello dove sono state festeggiate le nozze della Carfagna. Il posto sarebbe bellissimo, non a caso sottoposto a vincoli di ogni genere, ma al momento è una discarica a cielo aperto e soprattutto luogo prediletto per prostitute e clienti che si appartano (in 5 giorni di lavoro mi sono fatta una bella cultura!).
Venerdì alle ore 12 ho pensato di fare due passi… così, per vedere il castello… nonostante i miei abiti da cantiere (sinceramente contro ogni tentazione) un auto con un uomo si accosta insistente…

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Settis Presidente della Repubblica

Caterpillar, la nota trasmissione di Radio Due, candida Salvatore Settis al Quirinale. Il post sulla pagina Facebook (qui) della trasmissione ha già 900 “mi piace” e moltissime condivisioni e commenti.

Cosa ne pensate?

Una domanda ad Alberto Angela (dal blog generazionediarcheologi, 26/02/2013)

L’occasione era troppo ghiotta per farsela sfuggire! Alberto Angela è intervenuto il 24 febbraio 2013 al IX Incontro Nazionale di Archeologia Viva. L’evento, che si tiene ogni 2 anni a Firenze, organizzato dalla redazione della rivista Archeologia Viva, ha il merito in ogni occasione di riunire 2000 persone, tra lettori, appassionati, addetti ai lavori, presentando temi di archeologia che brillano per l’attualità degli argomenti (grande spazio è stato dedicato quest’anno alla lotta al traffico illecito di reperti archeologici), per il taglio altamente comunicativo e per il ricorrere a personaggi noti al grande pubblico, autori e studiosi come Luciano Canfora e Andrea Carandini, personaggi noti anche al pubblico televisivo come Valerio Massimo Manfredi e, notizia dell’ultimo minuto, proprio Alberto Angela.

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Discovering the Archaeologists of Europe 2014

Discovering the Archaeologists of Europe 2014 è un progetto internazionale che esamina lo stato dell’impiego degli archeologi e le barriere alla mobilità internazionale in diciannove stati europei. E’ finanziato dal programma Lifelong dell’UE, ed ha partner in tutti i paesi partecipanti.

Maggiori informazioni qui

Economia della cultura: le minicifre pubblicate dal Mibac

La pubblicazione, giunta al IV anno di edizione, si propone di raccogliere e diffondere in forma integrata dati provenienti da diverse fonti, edite e inedite, fornendo, con estrema sinteticità, un quadro delle attività di tutela e di promozione culturale svolte dal Ministero e da altri soggetti pubblici, delle risorse finanziarie e umane disponibili, dell’offerta e dei consumi individuali, della vitalità delle imprese culturali e creative in Italia…continua

dal sito del MIBAC:

MINICIFRE DELLA CULTURA 2012
curato dall’Ufficio Studi del Segretariato Generale del MiBAC (link)

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