Articoli
Sondaggio sugli Open Data (da Mappa Project)
/0 Commenti/in News /da AntoniaIl Mappa Project sta realizzando uno studio sulla diffusione degli open data nell’archeologia italiana. Sul sito del progetto è possibile rispondere ad un sondaggio sul tema in forma assolutamente anonima.
Lo scopo principale del sondaggio è raccogliere l’opinione di tutte le componenti del mondo archeologico italiano, per capire cosa pensano dell’ipotesi che i dati (grezzi) degli scavi siano messi on line in un archivio accessibile a tutti (in cui, ovviamente, sia riconosciuta e garantita la proprietà intellettuale di chi ha prodotto il dato).
I risultati del sondaggio saranno pubblicati sul sito del progetto MAPPA.
Link al sondaggio: http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=1866
Un esempio di quello che stanno facendo lo trovate a questo indirizzo: http://131.114.164.76:8081/mappa/mappa.phtml
La versione prova dell’archivio (per ora con dati su Pisa) è visibile a questo link: http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/Index.php
Non aprite quella porta (dal blog passato e futuro)
/0 Commenti/in Archeologi in trincea /da DomenicaOgni indagine archeologica sul campo lascia in eredità la sfida di ricostruire e capire. Ma anche di narrare, perché è difficile, per non dire impossibile, capire qualcosa se non si prova a spiegarla e a raccontarla.
Spesso invece accade che, quando si riesce a pubblicare i risultati di una ricerca, lo si fa prioritariamente (per non dire esclusivamente) per la comunità scientifica: per quelli che con un’espressione che sembra mutuata acriticamente dal lessico di gestione di una centrale termonucleare si definiscono “gli addetti ai lavori”.
Poi, se va bene, “se avanza tempo” e “se ci sono le risorse”, si potrà pensare a “comunicare” o “divulgare” all’interno di una operazione dai tratti spesso sfumati che perlopiù viene frettolosamente demandata alla vaga promessa della “valorizzazione”…
… continua
Re Riccardo III era il sogno di ogni giornalista, ma lo scalpore ha attirato molte critiche (da The Guardian, 22/02/2013)
/0 Commenti/in News /da DomenicaInteressante riflessione sulla comunicazione in archeologia, con riferimento al recente caso del ritrovamento dello scheletro di Riccardo III. L’eccezionalità del rinvenimento ha suscitato le polemiche di una parte della comunità scientifica archeologica inglese per il modo in cui la notizia è stata comunicata alla stampa, ma era possibile non divulgare una scoperta di tale importanza prima della valutazione da parte del resto della comunità scientifica?
Un consiglio di molto tempo fa da parte di un saggio editore quando ero ancora un reporter alle prime armi in un quotidiano mi è stato recentemente molto utile. Stavo pianificando sla trategia di comunicazione per quella che è stata descritta come una delle maggiori scoperte archeologiche degli ultimi tempi: la scoperta di re Riccardo III.
Le sue parole erano, semplicemente: “Racconta la storia così com’è.”
… continua
Storia di un’archeologa che ‘se l’è andata a cercare’ (da archeologhe che (r)esistono)
/0 Commenti/in Archeologi in trincea /da DomenicaGiornata di cantiere su una strada a Torrimpietra (Fiumicino), non lontano dal Castello dove sono state festeggiate le nozze della Carfagna. Il posto sarebbe bellissimo, non a caso sottoposto a vincoli di ogni genere, ma al momento è una discarica a cielo aperto e soprattutto luogo prediletto per prostitute e clienti che si appartano (in 5 giorni di lavoro mi sono fatta una bella cultura!).
Venerdì alle ore 12 ho pensato di fare due passi… così, per vedere il castello… nonostante i miei abiti da cantiere (sinceramente contro ogni tentazione) un auto con un uomo si accosta insistente…
… continua
Settis Presidente della Repubblica
/0 Commenti/in News /da DomenicaCaterpillar, la nota trasmissione di Radio Due, candida Salvatore Settis al Quirinale. Il post sulla pagina Facebook (qui) della trasmissione ha già 900 “mi piace” e moltissime condivisioni e commenti.
Cosa ne pensate?
Una domanda ad Alberto Angela (dal blog generazionediarcheologi, 26/02/2013)
/0 Commenti/in Mostre - Convegni - Eventi /da DomenicaL’occasione era troppo ghiotta per farsela sfuggire! Alberto Angela è intervenuto il 24 febbraio 2013 al IX Incontro Nazionale di Archeologia Viva. L’evento, che si tiene ogni 2 anni a Firenze, organizzato dalla redazione della rivista Archeologia Viva, ha il merito in ogni occasione di riunire 2000 persone, tra lettori, appassionati, addetti ai lavori, presentando temi di archeologia che brillano per l’attualità degli argomenti (grande spazio è stato dedicato quest’anno alla lotta al traffico illecito di reperti archeologici), per il taglio altamente comunicativo e per il ricorrere a personaggi noti al grande pubblico, autori e studiosi come Luciano Canfora e Andrea Carandini, personaggi noti anche al pubblico televisivo come Valerio Massimo Manfredi e, notizia dell’ultimo minuto, proprio Alberto Angela.
… continua
Discovering the Archaeologists of Europe 2014
/0 Commenti/in News /da AntoniaDiscovering the Archaeologists of Europe 2014 è un progetto internazionale che esamina lo stato dell’impiego degli archeologi e le barriere alla mobilità internazionale in diciannove stati europei. E’ finanziato dal programma Lifelong dell’UE, ed ha partner in tutti i paesi partecipanti.
Maggiori informazioni qui
EA: Emergenza d’Archeologia (Episodio primo) ~ di Paola Romi
/4 Commenti/in Archeologi in trincea /da Antonia1.01 – Il senso di Smilla per la neve.
Alzi la mano chi, dopo mesi o anni di assistenze in corso d’opera e sondaggi preliminari, non capisce quando qualcuno lo vuole, opportunamente, distrarre o allontanare.
O vi siete tutti irrimediabilmente infortunati, o ho ragione di credere di non essere la sola che si irrigidisce come uno stoccafisso del Baltico davanti a frasi del tipo: ” Ma perché non andiamo al bar a prenderci un BEL caffè?”. Non fraintendete, amo la caffeina più di me stessa, ed apprezzo committenti, geometri, ingegneri, capisquadra, passanti, curiosi finanche pensionati gentili e galanti però, se mi offrite un caffè alle 13.10 o alle 16.15, un dubbio mi viene. Non solo che mi vogliate uccidere propinandomi un’overdose di eccitanti, non d’amore purtroppo, ma peggio che abbiate visto, intuito, subodorato qualcosa di antico lì, davanti a me, a pochi metri dal mio naso non proprio all’insù.
Scherzi a parte, suona al limite dell’autocelebrazione o della cialtroneria spiccia, ma, col passare del tempo e delle esperienze, ho realizzato che noi archeologi sviluppiamo una sorta di empatia col sottosuolo, nonché una certa diffidenza verso gli atteggiamenti delle simpatiche canaglie. Non so spiegare, ma da come si muove la terra, da quell’infimo frammento ceramico visto insieme alla bottiglia di birra degli anni ’50, dall’osservazione di cavi preesistenti che fanno curve che nemmeno per salire ad Erice ci sono, da non sapete nemmeno voi cosa insomma, intuite che di lì a breve potrebbe palesarsi una struttura muraria antica, una sepoltura… qualcosa di interessante, finalmente! E 30 secondi dopo, mentre state assumendo la posizione del cobra prima del morso letale, l’escavatorista inizia a giocare con la benna e la terra più giulivo di un bimbo sulla sabbia. Vano tentativo di distrarvi, sta solo aumentando la concentrazione del vostro veleno. E nello stesso preciso attimo, quello che a malapena vi dice ” Buongiorno!” o che si è tracannato un cappuccino doppio 5 minuti prima con voi, si avvicina con fare suadente: “Dottoressa, ci andiamo a….”.
Ecco appunto, non so se sia esperienza, non so se sia istinto, dubito a volte che sia semplicemente pura dabbenaggine altrui, ma a volte, un attimo prima di fermare lo scavo, mi viene proprio da ridere. La quiete prima della tempesta, oserei dire.
Economia della cultura: le minicifre pubblicate dal Mibac
/0 Commenti/in News /da AntoniaLa pubblicazione, giunta al IV anno di edizione, si propone di raccogliere e diffondere in forma integrata dati provenienti da diverse fonti, edite e inedite, fornendo, con estrema sinteticità, un quadro delle attività di tutela e di promozione culturale svolte dal Ministero e da altri soggetti pubblici, delle risorse finanziarie e umane disponibili, dell’offerta e dei consumi individuali, della vitalità delle imprese culturali e creative in Italia…continua
dal sito del MIBAC:
MINICIFRE DELLA CULTURA 2012
curato dall’Ufficio Studi del Segretariato Generale del MiBAC (link)
PDF (link)
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