Articoli

Come si diventa archeologo (dal blog archeologiaduepuntozero)

La domanda è semplice, la risposta un po’ meno. Prima di iniziare un percorso sicuramente appassionante ma molto faticoso è bene avere le idee chiare. Nonostante i vari cambi di ordinamento, non esiste – e probabilmente sarà così per sempre – un albo degli archeologi. Archeologo, di per sé, può esserlo chiunque. Ma laurearsi nella materia aiuta…continua

Opening the Past 2013 (Pisa, 13-14-15 giugno)

Archaeological heritage is the history of our past and the foundation for our future choices. It belongs to all of us. Opening the Past means broadening the horizons of knowledge and consequently of protection, planning, research and the profession as archaeologists.
Opening the Past 2013 is the final conference of the MAPPA project: is has the intent of presenting the results of the project, but also the aim of discussing interesting and new proposals during the sessions: Predictivity in archaeology; Open Data in Archaeology; Open Access in Archaeology; Urban geoarchaeology. As you may know, in MAPPA project a team made of archaeologists, geologists and mathematicians are combining their expertise to study predictive tools for the archaeological potential of an urban area and to create a product which will contribute to the protection, research and governance of the city and of its underground archaeological heritage.
We welcome a broad attending of people from archaeological, geological and mathematical scientific community, presenting results of worldwide researches in the fields covered by the sessions…continua

Contano ancora qualcosa gli Enti di tutela? (dal blog di Archeologia Medievale)

Sul L’Arena del 17 febbraio scorso si legge in un articolo: “I seimila maratoneti iscritti alla «Giulietta & Romeo Half Marathon 2013» potranno attraversare l’Arena, su una passerella in legno, prima di concludere la gara in piazza Bra. Grazie ad un ricorso accolto a tempo di record dalla terza sezione del Tar Veneto, il Comune ha infatti avuto la meglio sulla Soprintendenza ai Beni Archeologici che, a neanche una settimana dalla gara, negava l’autorizzazione all’utilizzo dell’anfiteatro”….continua

V Convegno Nazionale dei Giovani Archeologi

L’associazione culturale ArcheoUnict, con la collaborazione dell’Università di Catania e del CNR – IBAM, organizza il V Convegno Nazionale dei Giovani Archeologi, dal titolo “Archeologi in progress: il cantiere dell’archeologia di domani”.

Obiettivo del convegno è creare un’occasione di incontro per i giovani archeologi che non abbiano ancora completato, o abbiano da poco concluso, il proprio percorso di formazione universitaria, per condividere conoscenze ed esperienze di ricerca e per riflettere sui temi della formazione e della ricerca in archeologia.

Il convegno avrà luogo dal 23 al 26 maggio 2013 a Catania.

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EA: Emergenza d’Archeologia (episodio pilota) ~ di Paola Romi

1.01 – La Sottile Linea Rossa

 

Forse quando vi siete iscritti al corso di Laurea in archeologia non ve l’hanno detto, ma questo è proprio un lavoro di trincea. E non per il banale motivo che pensate.
Ogni singolo giorno che mettete piede in cantiere dovete infatti ricordarvi di tutti i limiti da sfiorare, ma non attraversare. Alcuni sono fisici, altri ideali, altri ancora metaforici e a questi vanno aggiunti quelli messi da qualcuno senza comunicarvelo.
Il primo è il fisicissimo limite dello scavo. Facile non superarlo, vero? E invece, o perché in barba ad ogni norma di sicurezza non ci sono le protezioni, o se hai bisogno di fare una foto decente, o quando devi intervenire per salvare, non la vecchia anfora, ma l’antico muro… è un attimo superarlo, il limite, quindi cadere e, nel migliore dei casi, far fare grasse risate ai simpatici convenuti.
Tra gli altri c’è però un confine più difficile da individuare, quello che permette di raggiungere l’equilibrio dei rapporti e nei rapporti. Perché questo limite ti trapassa la testa e lo stomaco: dal semplice fatto di coglierlo dipende la tua sopravvivenza professionale. È una striscia sottile, quasi una linea, quella entro cui mantenersi per essere in pace con la propria coscienza, non scontentare l’istituzione di cui si fanno le veci, (se esistono) non farsi strapazzare dai “donatori” di lavoro, non infastidire troppo i committenti e conservare la sorridente ironia caparbiamente pretesa da chi fatica tutti i giorni con te. Se riuscite o riuscirete ad individuare questa linea ed a camminarci sopra con non curante disinvoltura forse siete destinati a sopravvivere.
Degli altri limiti, tanti, vi parlerò un’altra volta.