A che punto è la notte? ~ di Paola Romi
A che punto è la notte?
I primi due mesi di vita di Professione Archeologo sono stati intensi. Entusiasmanti come tutte le nuove avventure e pieni di nuove e vecchie problematiche che, in un momento di forte crisi e trasformazione per la società italiana tutta, sono gravate da nuove questioni e antiche contrapposizioni.
Nel quadro cubista e poco leggibile di questo periodo di grande incertezza, nella complessa trama delle tante opinioni, nel puzzle dei molteplici punti di vista, tuttavia, alcune grandi tematiche sono emerse.
In primis la necessità del libero e sereno dialogo, che è anche uno degli scopi del sito, ma anche molteplici spunti per uno svecchiamento dei polverosi studi.
Una sciagurata direttiva MIBAC ha poi scoperchiato il vaso di Pandora del significato dell’archeologia oggi e della posizione dei sui professionisti nella società.
Nella serietà ci siamo però anche divertiti, sperimentando, in occasione del convegno #DiggingtheCrisis, il livetweetting e concependo, talvolta profondi ma anche strampalati, comunque sempre divertenti, #archeohaiku.
Abbiamo poi voluto metterci la faccia: la nostra, di redattrici del sito, e degli archeologi organizzatori e animatori del V Convegno dei Giovani Archeologi. Perchè crediamo sia importante non nascondersi dietro un sito, un blog, una pagina fb o un profilo twitter.
A me, che sono insieme vecchia e nuova attrice di questa impresa, sembra che ci siano buone premesse per percorrere insieme costruttive ed interessanti strade.
Voi, amici, lettori, colleghi, fruitori e “spingitori” che ne pensate?
Paola Romi, l’autrice di questo post è su Twitter: @OpusPaulicium