Jack e Matrix: un corto animato per raccontare la Georgia
3.36 minuti per raccontare anche ai più piccoli il patrimonio archeologico della Georgia e scoprire questa splendida terra “con gli occhi della storia”. Si apre con Jack e la sua trowel “The eyes of history”, il nuovissimo corto animato prodotto da Mirko Furlanetto, creatore e papà della serie a fumetti Jack e Matrix archeologi della quale vi abbiamo parlato qui e qui.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra l’Università Ca’ Foscari, che in Georgia dirige da anni diverse missioni archeologiche, il Museo Nazionale Georgiano e la Municipalità di Lagodekhi, con il sostegno dell’Ambasciata Italiana a Tiblisi e reso possibile grazie ai finanziamenti del Ministero degli Affari Esteri.
La realizzazione del corto si deve ad uno studio d’animazione georgiano, su storyboard dello stesso Mirko e di Laura De Stefani, disegnatrice delle precedenti avventure a fumetti, un esempio di cooperazione tra Paesi uniti da un solido legame di amicizia sotto il vessillo dell’archeologia.
Obiettivo principale dell’iniziativa congiunta italo-georgiana è quello di fare didattica, divertendo e coinvolgendo i bambini georgiani nella riscoperta del proprio patrimonio archeologico e delle proprie radici così da far conoscere loro l’apporto che la missione italiana dal 2009 dà alla valorizzazione e tutela di diversi siti georgiani.
L’Università Ca’ Foscari infatti ha scavato prima nella provincia centrale di Shida Kartli; mentre dal 2018 si è spostata presso il confine orientale del paese, nella Municipalità di Lagodekhi, investigando tre insediamenti (Natsargora, Aradetis Orgora e Tsiteli Gorebi) e tre necropoli (Okherakhevi, Natsargora e Aradetis Orgora), su un orizzonte cronologico che va dal V millennio al tardo I millennio a.C.
E proprio ieri il team è partito nuovamente per la Georgia per una campagna di scavo che andrà avanti fino a fine luglio.
Il cartone animato parte da una scoperta per parlare anche di metodologia archeologica, fin dai primi frame: “Ricorda Matrix, è fondamentale recuperare e documentare tutte le informazioni necessarie per ricostruire il sito archeologico” e ci porta a scoprire i diversi siti archeologici nei quali scavano fianco a fianco ricercatori italiani e ricercatori georgiani, come succede in tante altre missioni all’estero degli istituti di ricerca italiani.
Dallo scavo poi la scena si sposta al Museo Nazionale della Georgia dove le parole del Direttore David Lordkipanidze risuonano chiare tra le vetrine delle sale “Il lavoro dell’archeologo è importante per ricostruire la storia non solo della nostra nazione ma del mondo intero”.
Un monito per ricordare a tutti che l’archeologia unisce i popoli al di là delle frontiere.
Antonia Falcone
(@antoniafalcone)
Qui il video
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