#ViaggioNeiFori: come Piero Angela ti racconta la storia antica
E’ passata una settimana dall’inaugurazione della nuova serie di viaggi nell’antica Roma a cura di Piero Angela e Paco Lanciano. Parliamo di Viaggio nei Fori, iniziativa giunta alla sua terzaedizione.
Le prime edizioni hanno riscosso un grande successo di pubblico e, a giudicare dalla fila che c’era alla premiere, il successo sarà bissato.
Il 21 aprile come blogger di Professione Archeologo ho partecipato alla serata inaugurale con una visita dedicata a blogger e influencer, su invito di Zètema Progetto Cultura.
Una delle domande che spesso ci si pone davanti al successo riscosso da personaggi come Piero Angela e suo figlio Alberto è quale sia il loro segreto, cosa cioè li rende capaci di trascinare le folle ad una conferenza su Pompei e/o sul triceratopo o a far rimanere imbambolati i telespettatori davanti a una puntata che esplora le abitudini alimentari di una popolazione sconosciuta della foresta amazzonica.
Il segreto credo sia nella loro capacità di raccontare storie così come dimostra la narrazione dei Viaggi nel Foro di Cesare e Augusto.
Le esperienze di visita sono molto diverse tra loro, dinamica l’una (Cesare), statica l’altra (Augusto).
Partiamo dal Foro di Cesare
La visita inizia dalla Colonna Traiana: percorriamo una passerella che attraversa il Foro di Traiano per poi scendere nella galleria sotterranea dei Fori Imperiali, aperta per la prima volta dopo quasi un secolo. Da qui si raggiunge infine il Foro di Cesare. Il pubblico viene dotato di cuffie e di un telecomando, premendo il quale si attivano gli effetti sonori e il racconto di Piero Angela in ben 8 lingue. La narrazione di Angela Senior è accompagnata da ricostruzioni e filmati che ci conducono nella Roma del I secolo a.C.
La visita è un’esperienza immersiva: a partire dal suggestivo passaggio sotto Via dei Fori Imperiali fino alle ricostruzioni incredibilmente verosimili nelle quali i rocchi di colonne, i frammenti di decorazione architettonica, i muri in laterizio prendono vita e tornano ad avere un significato. Non più quattro sassi, messi lì al centro della città, come antiche vestigia di un passato ormai lontano, ma pietre vive che raccontano storie. Guidati dalla voce di Piero Angela ci si immerge nella Roma nel I secolo, sembra di passeggiare tra le botteghe degli argentari o di trovarsi di fronte ai writers del passato quando sui muri del Foro appaiono i graffiti di antichi birboni che si divertivano ad imbrattarli.
O ancora ritrovarsi di fronte alla ricostruzione della splendida piazza del Foro con il maestoso Tempio di Venere Genitrice voluto dal dictator. È solo immergendosi nel passato che forse si riesce ad avere piena consapevolezza di cosa abbia potuto rappresentare per la città di Roma la costruzione del primo Foro “imperiale”, cioè voluto e consacrato non più ai valori della repubblica, ma ad un uomo solo, quel Cesare che con il passaggio del Rubicone segnerà per sempre la storia antica e porterà nuovi personaggi e nuovi valori ad affacciarsi sul Mediterraneo: gli imperatori e l’impero.
Continuiamo con il Foro di Augusto
Dopo la passeggiata guidata nel Foro di Cesare, è il momento dell’Augustus, il fondatore dell’impero: Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto. Comodamente seduti di fronte a quello che resta del Foro di Augusto, cioè il grande muro in tufo ignifugo che separava i Fori Imperiali dalla Suburra, quartiere popolare spesso oggetto di incendi, ci prepariamo a fare un tuffo in un momento di passaggio importante per la romanità. Vediamo così scorrere davanti ai nostro occhi il Tempio di Marte Ultore, dedicato da Augusto al dio vendicatore della morte di Cesare, vediamo la ricostruzione della galleria degli uomini illustri, statue poste nelle esedre del Foro, una sorta di manifesto politico augusteo e poi facciamo un salto virtuale nella Curia. Sede del senato, simbolo della romanità, del potere, delle orazione, delle lotte politiche, la curia è lì da millenni e il videomapping ci fa scoprire come doveva apparire in antico con i suoi marmi colorati e gli scranni dei senatori.
Ma non sono soltanto le immagini che raccontano la storia, ci sono anche le parole. E Piero Angela racconta non solo la storia dei grandi personaggi del passato, quelli che hanno segnato gli snodi cruciali della storia, ma ci porta nella vita dell’uomo comune, protagonista anch’egli della storia, ma troppo spesso relegato in secondo piano nelle narrazioni ufficiali del passato. Sono gli uomini che hanno vissuto secoli fa, quelli che hanno costruito i Fori, che animavano la vita pubblica in piazza, che vendevano e acquistavano merci al mercato, che scribacchiavano sui muri, che insomma rendevano Roma una città viva.
Il progetto Viaggio nei Fori prova a riportare la vita tra i “quattro sassi“ che scorrono ai lati di via dei Fori Imperiali. E ci riesce.
Antonia Falcone
(@antoniafalcone)