Storia di un’archeomamma (dal blog di Archeologia Italiana)

Questo articolo è frutto della mia esperienza personale di archeologa da cantiere che ha deciso di avere un figlio.

L’Archeologia e la Maternità sembrano due entità difficilmente associabili: come conciliare, durante la gravidanza, l’attività lavorativa su un cantiere – che implica vari rischi connessi alle oggettive condizioni del luogo di lavoro – con le raccomandazioni che tipicamente ogni ginecologo ribadisce ad una gestante – ad esempio: “evita il contatto con la terra”, “non stare troppo esposta al sole”, “non sottoporti a stress e sforzi”? E, dopo la nascita del bambino, come seguire le attività di scavo col ritmo delle poppate ogni tre ore? ….continua

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