ORBIS: uomini e merci nell’impero romano a portata di click

Sviluppato dalla Stanford University e frutto del lavoro di un’equipe multidisciplinare, ORBIS è un modello open source, interattivo, in continuo aggiornamento ed aperto ai contributi esterni che permette di esplorare e meglio comprendere il peso economico del viaggio nell’antica Roma.

Attraverso l’aggregazione dei dati relativi a centinaia di siti urbani, stationes, approdi, rotte viarie, marittime e fluviali, e tenendo conto delle diverse modalità di trasporto esistenti, del periodo dell’anno, e del costo medio per lo spostamento delle merci, è infatti possibile simulare qualsiasi viaggio da una parte all’altra dell’impero, e misurarne non solo la durata, ma anche il costo (in denarii).

 

Esteso su un nono della circonferenza terrestre e attraverso tre continenti, l’impero romano controllava un quarto dell’umanità attraverso una complessa reta di potere politico, dominazione militare e scambi economici. Tali connessioni erano sostenute da sistemi di trasporto pre-moderni e da tecnologie di comunicazione che si basavano sull’energia generata da uomini e animali, dai venti, dalle correnti. […]
La mappe convenzionli che rappresentano questo mondo come appare dallo spazio non riescono a rendere le severe restrizioni ambientali che governavano i flussi di persone, beni ed informazioni. Il costo, piuttosto che la distanza, è il principale fattore che determina l’interconnessione.

 

Questo il sito internet, dove è disponibile anche tutta la bibliografia relativa al progetto.

Macro diseconomia dei Beni Culturali (da uominiecoseavignale.it del 01/03/2013)

Con una comunicazione ufficiale arrivata stamattina, la Direzione Generale per i Beni Archeologici ha respinto la richiesta di concessione per lo scavo di Vignale, di fatto decretandone quindi la chiusura, a meno che una più meditata riflessione non porti a un ripensamento. La motivazione tecnica, legalmente ineccepibile, è che non vengono rilasciate concessioni per scavi su terreni di privati, perché questi ultimi potrebbero richiedere il premio previsto dalla legge in caso di rinvenimenti di particolare valore.

Va da sé che questo non è il caso di Vignale: il sito è quello che è (cinquanta anni fa lo stesso Ministero lo aveva dichiarato formalmente distrutto dalle arature) e l’azienda proprietaria dei terreni ha, come sempre, generosamente messo a disposizione il campo a titolo del tutto gratuito e ha rinunciato preliminarmente a ogni eventuale richiesta di premio di rinvenimento. Nulla di tutto questo è stato ritenuto utile a fronte allo spettro di un possibile – e temutissimo da tutti i funzionari pubblici – “danno erariale”.

Dunque, dove non sono riusciti la crisi economica, le fatiche umane, i problemi personali anche gravissimi delle persone coinvolte in questa avventura, gli incendi, le zanzare e anche i vandali, sembra essere riuscito, almeno per il momento, il Ministero che per legge deve tutelare e valorizzare i Beni Culturali del nostro paese.

continua

Elliott Erwitt

Dialogo tra arti: fotografia e archeologia in uno scatto di Elliott Erwitt. New York, Metropolitan Museum of Art.1988.

Il sito ufficiale del fotografo qui

Pagina Wikipedia qui

Sondaggio sugli Open Data (da Mappa Project)

Il Mappa Project sta realizzando uno studio sulla diffusione degli open data nell’archeologia italiana. Sul sito del progetto è possibile rispondere ad un sondaggio sul tema in forma assolutamente anonima.
Lo scopo principale del sondaggio è raccogliere l’opinione di tutte le componenti del mondo archeologico italiano, per capire cosa pensano dell’ipotesi che i dati (grezzi) degli scavi siano messi on line in un archivio accessibile a tutti (in cui, ovviamente, sia riconosciuta e garantita la proprietà intellettuale di chi ha prodotto il dato).
I risultati del sondaggio saranno pubblicati sul sito del progetto MAPPA.

Link al sondaggio: http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=1866

Un esempio di quello che stanno facendo lo trovate a questo indirizzo: http://131.114.164.76:8081/mappa/mappa.phtml

La versione prova dell’archivio (per ora con dati su Pisa) è visibile a questo link: http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/Index.php

Re Riccardo III era il sogno di ogni giornalista, ma lo scalpore ha attirato molte critiche (da The Guardian, 22/02/2013)

Interessante riflessione sulla comunicazione in archeologia, con riferimento al recente caso del ritrovamento dello scheletro di Riccardo III. L’eccezionalità del rinvenimento ha suscitato le polemiche di una parte della comunità scientifica archeologica inglese per il modo in cui la notizia è stata comunicata alla stampa, ma era possibile non divulgare una scoperta di tale importanza prima della valutazione da parte del resto della comunità scientifica?

 

Un consiglio di molto tempo fa da parte di un saggio editore quando ero ancora un reporter alle prime armi in un quotidiano mi è stato recentemente molto utile. Stavo pianificando sla trategia di comunicazione per quella che è stata descritta come una delle maggiori scoperte archeologiche degli ultimi tempi: la scoperta di re Riccardo III.

Le sue parole erano, semplicemente: “Racconta la storia così com’è.”

 

continua

Settis Presidente della Repubblica

Caterpillar, la nota trasmissione di Radio Due, candida Salvatore Settis al Quirinale. Il post sulla pagina Facebook (qui) della trasmissione ha già 900 “mi piace” e moltissime condivisioni e commenti.

Cosa ne pensate?

Discovering the Archaeologists of Europe 2014

Discovering the Archaeologists of Europe 2014 è un progetto internazionale che esamina lo stato dell’impiego degli archeologi e le barriere alla mobilità internazionale in diciannove stati europei. E’ finanziato dal programma Lifelong dell’UE, ed ha partner in tutti i paesi partecipanti.

Maggiori informazioni qui

I vertici FAI a Sibari (dal TGR Calabria del 23/02/2013)

Un aggiornamento sullo stato degli scavi Sibari nelle parole del vice presidente esecutivo del FAI, Marco Magnifico. L’intervista inizia al minuto 9.48.

continua

Cancellata la Settimana della Cultura (da La Stampa del 05/02/2013)

La crisi economica costringe il Ministero dei Beni Culturali a cancellare la Settimana della cultura, che da anni, per sette giorni, consente l’ingresso gratuito nei circa 419 musei statali e siti archeologici. Stop anche ai musei gratis l’8 marzo per la festa della donna.

continua.

Economia della cultura: le minicifre pubblicate dal Mibac

La pubblicazione, giunta al IV anno di edizione, si propone di raccogliere e diffondere in forma integrata dati provenienti da diverse fonti, edite e inedite, fornendo, con estrema sinteticità, un quadro delle attività di tutela e di promozione culturale svolte dal Ministero e da altri soggetti pubblici, delle risorse finanziarie e umane disponibili, dell’offerta e dei consumi individuali, della vitalità delle imprese culturali e creative in Italia…continua

dal sito del MIBAC:

MINICIFRE DELLA CULTURA 2012
curato dall’Ufficio Studi del Segretariato Generale del MiBAC (link)

PDF (link)