Archivio collaboratori della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma
Professione Archeologo vi segnala oggi l’avviso pubblico “Archivio collaboratori – Banca dati professionisti ed esperti per l’affidamento di incarichi tecnici e di collaborazione tecnica per importi fino a 100,000 euro”.
L’avviso è stato pubblicato nel Marzo 2013 dalla Soprintenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e prevede la possibilità, per i professionisti in possesso dei requisiti richiesti, di iscriversi al sistema “Archivio Collaboratori”, inserendo online il proprio Curriculum Vitae e Professionale in formato europeo e il documento di riconoscimento in corso di validità.
Tra i profili professionali richiesti c’è anche quello di archeologi per la collaborazione tecnica specialistica in fase di redazione della progettazione definitiva di interventi di natura archeologica e/o di scavo archeologico.
La circolare è visibile a questo link
L’iscrizione all’archivio può essere effettuata a questo link
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Ma, come sempre, non si parla di geoarcheologi. Noi, veramente, non esistiamo. Considerando che la soprintendenza non prende mai, mai e poi mai in considerazione le figure con competenze archeo-scientifiche, è chiaro dove andrà a finire questo mestiere. A schifio.
scusate l’intromissione…se sono così matti da creare la specifica qualifica dei “geoarcheologi”, dopo l’assurdità degli “archeo-architetti” e addirittura degli “archeo-ingegneri”, per fortuna esiste anche chi ignora tali aberrazioni. Esiste una sola figura di archeologo ed è quella dell’archeologo…laureato in questa disciplina, conoscitore attento della storia, delle sue dinamiche, delle antiche civiltà per ogni loro aspetto! I geologi facessero i geologi e gli architetti gli architetti, così come gli ingegneri facesso il loro mestiere di calcolatori. Non insistete con questa storia di rubare il mestiere agli altri, a chi non è mai stato salvaguardato, tra l’altro.
Ciao Bianca! Personalmente credo che in Italia si sottovaluti, e di molto (a parte qualche raro caso), l’apporto che la scienza può portare all’archeologia. Sarà che siamo ancora abituati a pensare all’archeologia ‘classica’, nel senso di stampo ottocentesco, che di analisi formali e artistiche si nutriva, e non pensiamo che l’analisi scientifica fornisce invece una messe di dati preziosa per comprendere il passato. L’archeologo deve avere ua solida formazione di base, ed essere versatile nella sua formazione, ma non ci si può specializzare in tutto, ed ecco allora la necessittà di esperti, che oltre ad una ferrea base archeologica abbiano anche competenze scientifiche: geoarcheologi, archeobotanici, archeoozoologi e sono solo i primi che mi vengono in mente.
In questo senso la mia mentalità è ‘all inclusive’ 🙂
25 luglio 2013: copio e incollo il link sulla rettifica fatta dalla SSBAR alla long list:
https://www.facebook.com/notes/confederazione-italiana-archeologi/25072013-finalmente-anche-gli-archeologi-nella-long-list-della-soprintendenza-di/10151742010984060
Una vittoria non da poco. Andiamo avanti, porre domande e problemi serve! Eccome se serve.